Gomorra ha perso! Dopo 8 anni Saviano torna a Casal Di Principe

Dopo 8 anni Saviano torna a Casal Di Principe

È tornato dopo 8 anni nella sua terra, dopo aver subito minacce di morte per aver pronunciato ad alta voce i nomi dei capi della camorra. Disse loro, “non valete niente”, e così la sua vita cambiò. L’ultima volta si era visto nel 2007, oggi Roberto Saviano si è presentato a Casal di Principe (Caserta), nella sede della villa confiscata al boss Egidio Coppola di recente intitolata a don Peppe Diana, dove è stata allestita la mostra «La Luce vince l’ombra», con i quadri provenienti dagli Uffizi di Firenze, da Capodimonte e dalla Reggia di Caserta.

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Qui ha voluto toccare con mano quella “rinascita casalese” di cui si parla da un anno, da quando è diventato sindaco Renato Natale, simbolo della lotta alla camorra. «Casal di Principe sta rinascendo, questa mostra ne è la testimonianza», ha detto sorridendo Saviano, come se si fosse tolto un peso. «Ne avevo avuto sentore – prosegue – ma oggi, qui a Casale, l’ho sentito a livello epidermico, fisico. È incredibile. Spero di poter essere utile a questo percorso nelle prossime settimane».

Dopo 8 anni Saviano torna a Casal Di Principe

 

A dargli l’idea di una svolta reale la presenza degli ottanta “Ambasciatori della Rinascita”, giovani di Casale e dei comuni limitrofi selezionati con apposito bando per fare da guida ai visitatori della mostra. Saviano li ha incontrati nella villa-museo. «Siete rimasti qui, avete resistito in un ambiente difficile ed oggi siete voi i volti puliti di Casale», ha detto loro. Di fronte al benvenuto dei ragazzi lo scrittore è rimasto visibilmente scosso. «È la cosa più emozionante che mi è capitata negli ultimi anni della mia vita».

Il sindaco Natale gli ha consegnato un pacco lavorato in una sartoria sociale realizzata in un bene confiscato, con dentro la mozzarella e dolci tipici di Casale, come il «roccobabà».

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Il dolce tipico di Casal Di Principe “Roccobabà” della pasticceria di Emilio il Pasticciere

 

«Grazie per aver portato l’attenzione delle istituzioni e dei media sulla nostra città», gli ha detto il primo cittadino che poi ha fatto autografare il libro «Gomorra» da tutti gli ambasciatori e l’ha riconsegnato simbolicamente a Saviano.

«Questo è il tuo libro, riprenditelo perchè un capitolo si è chiuso, e se ne è aperto un altro». Il ministro Franceschini ha ringraziato lo scrittore via twitter: «il ritorno di Roberto Saviano per la mostra è un riconoscimento a volontari e organizzatori». Lo scrittore, dal canto suo, ha mostrato tutto il suo orgoglio con un tweet e lanciato un messaggio ai boss. «C’è il sole oggi a Casal di Principe. Dopo 8 anni io sono qui e voi Iovine, Zagaria, Schiavone, Bidognetti scacciati da una terra che vuole rinascere. La vostra presenza aleggia su queste terre. Ma faremo in modo che resti solo un odioso ricordo». Prima di lasciare nuovamente Casale, con l’auspicio di «poter essere utile alla rinascita anche nelle prossime settimane», Saviano si è lasciato immortalare in molti selfie.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia