S.H.A.W. da Napoli l’app contro la violenza donne
Parte da Napoli S.H.A.W. l’applicazione (app) finalizzata a contrastare la violenza sulle donne.
S.H.A.W.- acronimo di Soroptimist Help Application Women- è stata ideata dal Soroptimist, associazione tutta al femminile che opera per la promozione e l’avanzamento della condizione femminile. Nella campagna di promozione c’è una donna con il volto tumefatto e una mano a chiuderle la bocca: è l’immagine scelta da Federfarma Napoli e da Soroptimist International, per invitare le donne, ma anche gli uomini, a scaricare sui propri dispositivi (i-phone e android) questa utile applicazione contro la violenza sulle donne, che consente di collegarsi rapidamente al 112 e al 1522 il numero verde istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità ed attivo 24 ore su 24.
Per renderla il più possibile fruibile, e in considerazione dell’alto numero di immigrati, di varie etnie, che vivono in città, l’app contro la violenza sulle donne è stata, inoltre, tradotta in 11 lingue, tra le quali figurano il rumeno, l’ucraino, lo sloveno, l’arabo e il cinese.
Il manifesto sarà esposto e distribuito attraverso le circa 800 farmacie di Napoli e Provincia: un’iniziativa che vede il capoluogo campano come città pilota di un progetto più ampio che si svilupperà su scala nazionale, coinvolgendo tutte le farmacie italiane.
L’applicazione consente anche di localizzare il centro antiviolenza più vicino oppure di consultarne una lista, regione per regione e città per città; è anche possibile consultare una sezione sugli aspetti legislativi, le tutele della legge sul femminicidio, quelle sullo stalking e sul mobbing o sui percorsi di Codice Rosa che stanno diffondendosi in parecchie strutture sanitarie.
In Italia, le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743mila, pari al 31,9% della popolazione femminile.
Eppure il 93% delle donne che afferma di aver subito violenze dal coniuge dichiara di non avere denunciato.
«È un ulteriore tassello – spiega Michele Di Iorio, Presidente di Federfarma Napoli – che si aggiunge a una serie di iniziative di carattere sociale e culturale messe in campo dai farmacisti per coinvolgere e sensibilizzare la clientela. Il modello di farmacia, – prosegue – sostenuto da Federfarma, non si limita ad una professionale distribuzione di farmaci, ma tende sempre più a diventare una cartina di tornasole che attraversa i vari strati di una società civile che con sempre maggior fiducia si rivolge alla rete capillare delle farmacie».
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Articolo scritto da Redazione PinkItalia