I speak “Napulitano”, partenopei sotto esame a Napoli

I napoletani sanno scrivere in napoletano

Nei prossimi tre week end esame di lingua in piazza Dante

I napoletani sanno scrivere in napoletano?

A quella che appare come una domanda superflua tenterà di dare risposta «I speak napulitano», l’iniziativa lanciata dall’Associazione Giambattista Basile che nei tre prossimi weekend, a piazza Dante, metterà alla prova i cittadini partenopei con un simbolico esame scritto di lingua napoletana. Si tratta di una anteprima della quarta edizione di «A festa d’ ‘a lengua nosta»,Festa che celebra la lingua dei napoletani, ma anche la storia e le tradizioni della città, in programma dal 13 al 15 maggio presso il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore.

Ma è davvero così difficile scrivere in napoletano?

I napoletani sanno scrivere in napoletano

 

«Tutti sono in grado di scriverlo – precisa il presidente dell’Associazione Basile, Pasquale Farro – ma non tutti sono in grado farlo in maniera ufficialmente condivisa. Uno dei motivi del nostro ‘punto di incontrò che allestiremo a Piazza Dante, è proprio quello di provare a fare un piccolo censimento tra i napoletani. Li inviteremo allo stand per farli cimentare a tradurre piccoli testi dall’italiano verso il napoletano, in modo tale da poterci produrre una statistica ma anche una chiara idea su quanta distanza ci sia tra l’uso del napoletano parlato e quello scritto».

I napoletani sanno scrivere in napoletano

 

Secondo il presidente dell’Associazione, non si può parlare di corsi di lingua napoletana perchè, prima di tutto, «è necessario istituire un tavolo di studio che miri ad una grammatica unica del dialetto napoletano, cercando di mettere a confronto sia il mondo accademico, ivi incluse, quindi, le istituzioni, sia quello dei semplici appassionati e studiosi, ovvero coloro che utilizzano il dialetto per scrivere componimenti poetici ma anche prose, i quali, pur ritrovando la favorevole simpatia degli accademici, restano comunque relegati al di fuori di un necessario riconoscimento ufficiale».

I napoletani sanno scrivere in napoletano

 

Molti gli eventi in programma nei tre giorni della kermesse, che sarà anche inserita nel cartellone del Maggio dei Monumenti. «Si potranno ascoltare, attraverso i convegni di studio – precisa Farro – alcuni tra i maggiori studiosi della nostra parlata, provenienti da varie ‘scuole di pensierò, ma anche dal mondo accademico-istituzionale. Il nostro percorso è cominciato nel febbraio del 2012, quando l’Unesco ebbe la sfortunata idea di inserire tra le lingua in estinzione, il nostro amato napoletano. Mi sentii quasi in dovere di dare una risposta, e una risposta non solo forte ma anche amplificata dalla voce degli esperti, tra questi il professor Carlo Iandolo, Umberto Franzese e Sergio Zazzera. Furono loro i primi ad accogliere il mio invito e grazie a loro la manifestazione ebbe il successo che meritava. Dal 2012 in poi quello che voleva essere una risposta forte all’Unesco, divenne pian piano un evento che anno per anno ha conquistato il cuore dei napoletani».

I napoletani sanno scrivere in napoletano

Articolo scritto da Redazione PinkItalia